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Guanti Infortunistici: come scegliere


Indossare i Dispositivi di Protezione Individuale sul lavoro è obbligatorio. Il datore di lavoro li fornisce ai dipendenti ed essi sono tenuti ad utilizzarli proprio per prevenire incidenti. La prevenzione degli infortuni inizia da noi. 

Oggi parleremo dei guanti antinfortunistici da lavoro e dei loro rivestimenti. 

 Se la vostra routine lavorativa prevede attività pericolose e potenzialmente rischiose, occorre scegliere il rivestimento per i guanti antinfortunistici. In base al campo di utilizzo ci sono diverse tipologie di materiali. 

In questo articolo, chiariremo quali sono le varie tipologie di rivestimenti per guanti di protezione

Come scegliere il guanto antinfortunistico giusto?

Le prestazioni protettive del guanto sono determinate principalmente dalla sua resistenza all'abrasione, allo strappo, alla perforazione e al taglio, come regolato dalla normativa EN388. 

Quest'ultima caratteristica è decisiva per i guanti di sicurezza, poiché sono destinati a proteggere da oggetti taglienti. Le nuove normative prevedono addirittura un ambiente di test e una certificazione specifica solo per questa caratteristica, analizzando la pressione necessaria applicata ad una lama per tagliare il guanto in un solo passaggio. La normativa nello specifico è la ANSI/ISE ( + ISO 13977). 

La resistenza allo strappo ed al taglio sono spesso correlate all'integrità del guanto nel tempo. Valori elevati sono indice di robustezza e durevolezza. 

Mentre le precedenti caratteristiche sono più o meno performanti in base al tessuto con cui viene prodotto il guanto, la resistenza ad abrasione e puntura dipendono molto dalla mescola di gomme utilizzata nella ricopertura del guanto e dalla presenza di metalli nel palmo.

L'uso del giusto tipo di guanto è essenziale per proteggere le mani dei lavoratori dalle lesioni. La scelta deve essere fatta tenendo conto del rischio associato a ciascun tipo di attività, al tipo di materiale manipolato ed alla presenza o meno di liquidi nell’ambiente di lavoro. 

Rivestimenti e materiali di guanti da lavoro 

In teoria, più un materiale è resistente, più deve essere spesso. Non è sempre così, ma sicuramente se vogliamo uno strato di protezione per le nostre mani, dobbiamo utilizzare materiali che abbiano buone proprietà di resistenza, ma che siano al contempo morbidi e comodi da indossare. 

Ecco una sintesi dei principali rivestimenti per guanti di sicurezza, nonché del loro utilizzo nei vari settori, per aiutarvi a fare la scelta giusta. 

Guanti antinfortunistici in Nitrile 

Il nitrile resiste agli agenti chimici oleosi e aggressivi (idrocarburi e derivati, solventi, grassi, oli, pitture e vernici). Ha un’ottima presa sia su superfici asciutte che bagnate/oleose. Non è adatto in presenza di chetoni e ossidanti acidi forti. Si può trovare sia in formato monouso, in confezione da 100 o 50 pz, sia come ricopertura dei guanti in tessuto. Quando il guanto è spalmato anche sul dorso offre ottime proprietà di isolamento da acqua e olio. 

Il nitrile è il materiale più utilizzato nell’ambiente industriale, e può trovarsi sotto forma di diverse mescole, e con diverse proprietà, in base alla sua finitura: se liscia (idrorepellente), schiumata tipo foam (maggiore grip, minore idrorepellenza), doppia spalmatura (per unire entrambe le caratteristiche citate). 

Guanti antinfortunistici in NBR

L'NBR  è una mescola di gomme nitriliche spesse, resistente a solventi, idrocarburi e derivati, oli e/o grassi. Presenta un'eccellente resistenza all'abrasione, dissipa bene il calore nonostante ci siano pochi guanti certificati per questi utilizzi, ma risulta spesso ingombrante a discapito della sensibilità tattile. E’ un materiale che viene utilizzato sempre meno e per situazioni molto specifiche. E’ idrorepellente ed oliorepellente.

Guanti antinfortunistici in PU

Il poliuretano (PU) è un polimero poroso, flessibile ed elastico con eccellenti proprietà di traspirazione, aderenza e durata. Offre un'eccellente sensibilità tattile e viene spesso impiegato per operazioni di magazzinaggio, avendo scarse proprietà di resistenza chimica. E’ un materiale economico, ed un’ottima alternativa al nitrile qualora l’ambiente di lavoro sia asciutto e non presenti oli. 

Guanti antinfortunistici in lattice 

Il lattice è resistente alle sostanze chimiche a base acquosa (acidi, alcoli, basi, chetoni) e alle soluzioni di sali. Non è adatto in presenza di idrocarburi, oli, grassi, lubrificanti e solventi organici. La sua elevata flessibilità e morbidezza lo rendono un buon materiale in determinati ambiti di utilizzo. Il lattice può, tuttavia, causare allergie, motivo per il quale vengono prodotte specifiche linee anallergiche o a base di Aloe vera. D'altra parte, l'eccellente presa antiscivolo e il comfort lo rendono un buon materiale per i guanti sia monouso che impregnati. Nel campo industriale le caratteristiche isolanti e di idrorepellenza del lattice sono adatte ad alcuni tipi di guanti termici per sopperire ai rischi di calore da contatto, o per isolare da freddo e umido in caso di basse temperature.

Guanti antinfortunistici in Neoprene

Il neoprene resiste ad acidi inorganici, idrocarburi e derivati, solventi organici, oli e sostanze caustiche. Offre un'eccellente presa sia su superfici asciutte che bagnate. Ha una buona resistenza all'abrasione, ed una buona sensibilità tattile anche nei formati medio spessorati.

Guanti antinfortunistici in PVC

Il PVC è resistente agli acidi. Non è adatto in presenza di chetoni e di molti solventi. Offre un'eccellente aderenza su superfici asciutte e leggermente umide, oltre a un'ottima resistenza all'abrasione e alla lacerazione. Purtroppo non garantisce un'elevata sensibilità tattile.
 

Guanti antinfortunistici in Vinile

Il vinile resiste agli acidi, alle basi, agli alcoli e alle sostanze caustiche. Non è adatto in presenza di chetoni o solventi. E’ più economico ma si strappa più facilmente del nitrile o del neoprene. Può essere utilizzato come alternativa laddove ci si trovi in presenza di ambienti poco umidi o nella manipolazione di sostanze liquide non tossiche, come acqua e detergenti ecologici. 

Conclusioni 

In definitiva, scegliere il giusto rivestimento per guanti antinfortunistici è fondamentale. È l'opzione perfetta per chi lavora in condizioni di freddo, calore o a contatto con varie sostanze nocive. 

Nonostante l'elevato livello tecnologico, nelle fabbriche o nelle officine vengono eseguite diverse operazioni con grave rischio di incidenti sul lavoro. Ad esempio, i processi chimici sono invariabilmente accompagnati da diversi rischi: dalle contaminazioni, all’alta infiammabilità. 

Devono essere adottate tutte le misure possibili per ridurre questo rischio. I guanti di sicurezza con rivestimenti protettivi riducono notevolmente i rischi. Vai al nostro shop per vedere tutti i modelli.